La Comunione ai divorziati

Leggo sul Corriere online la notizia della domanda di Silvio Berlusconi al vescovo sul perché il Vaticano non cambia le regole in materia di comunione ai divorziati.

"Berlusconi: comunione anche ai divorziati". sottotitolo: «Perché il Vaticano non cambia le regole?». Il vescovo: «Lei che può, si rivolga a chi è più in alto di me».

Jesus Christ Superstar (1973) Simon Zealotes (8)
You'll get the power and the glory

Silvio è il capo di un partito, il Pdl, così come Gesù è il capo della Chiesa. Gesù, ha messo come suo vice alla guida della Chiesa: Pietro, rappresentato dal Papa. Silvio chi ha messo come suo "vicario" alla guida del Pdl? Non lo so. Ora, se uno come Fausto o Walter andasse da un militante del Pdl a chiedere perché il Governo non cambia le regole in fatto di intercettazioni telefoniche e loro pubblicazione, cosa gli risponderebbe il militante a Walter che vorrebbe pubblicare le intercettazioni? Gli risponderebbe come il Vescovo: "Lei che può vada da chi è più in alto di me, cioè vada da Silvio o dal suo vice". Mettiamo pure che Walter vada dal vice di Silvio e gli chieda libertà di intercettazione telefonica, come la prenderebbe Silvio se il suo vice glielo consentisse?

Al di là della metafora, voglio dire che Silvio è un uomo che va amato e va salvato, come tutti gli uomini. La Santa Comunione è il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue di Gesù e rappresenta l'unità della Chiesa nella quale la comunità si riunisce. Fare la Comunione ha senso nel momento in cui si aderisce all' insegnamento di Gesù e si seguono i suoi insegnamenti.

In metafora, non ha senso che un politico come Fausto chieda la tessera del Pdl, se poi non segue le direttive politiche del Pdl.

Fare la Comunione non è come vincere un premio o ottenere il permesso di soggiorno per il paradiso. La Comunione non è una concessione politica. Fare la Santa Comunione vuol dire entrare in comunione con Gesù e con la Chiesa.

Chi è divorziato non è in Comunione con Gesù, al di là del fatto che prenda o non prenda l'eucaristia e, per rientrare in comunione con Gesù, ci sono soltanto due possibilità: pentirsi ritornando con il consorte, mantenendo fede alla promessa fatta davanti a Dio nel matrimonio, oppure vivere come gli angeli del cielo che non si sposano, ciò significa non sposarsi un' altra volta.

La Comunione può avere un significato importante per chi è divorziato, se quel gesto può servire ad aiutare chi ha sbagliato, a comprendere il proprio errore e a ritornare sui propri passi.
Per il resto, a mio avviso, la Comunione di un divorziato è un gesto che, sul piano religioso, è una contraddizione, se a quel gesto non segue una conversione del cuore nel senso di riconciliazione con il consorte.


Jesus Christ Superstar (1973) Simon Zealotes Continued (8A)