Ferruccio Pinotti e la setta divina

Ferruccio Pinotti è un giornalista che ha scritto diversi libri, tra i quali: La setta divina. Il Movimento dei Focolari fra misticismo, abusi e potere, Edizioni Piemme, 2021, uno dei suoi più recenti libri. Non ho ancora avuto modo di leggere il libro, ma ne ho letto delle sintesi su quei siti che vendono il libro e offrono la lettura di alcuni estratti prima di acquistarlo e mi pare un libro interessante.

Ho visto su Davvero TV una intervista allo scrittore in merito al suo libro. Ho visto anche altre recensioni sul libro in alcuni canali YouTube, per cui in questo post vorrei dire la mia sul Movimento dei Focolari e raccontare la mia esperienza, purtroppo molto sinteticamente..

Logo Genfest 1990Ho conosciuto il Movimento dei Focolari chiamato anche Opera di Maria nel 1990. Un mio amico, collega di università mi invitò ad un incontro a Roma, ad una festa chiamata Genfest. Inizialmente pensai ad una festa in qualche discoteca, incuriosito decisi di accettare l'invito. Allora non sapevo nulla del Movimento dei Focolari, tuttavia ebbi una impressione positiva di quel viaggio a Roma. Vidi tanti giovani provenienti da tutta Italia e da gran parte del mondo incontrarsi al Palaeur o Palazzetto dello Sport di Roma. Vidi giovani pieni di entusiasmo, sorridenti e felici condividere un ideale: il mondo unito. Vidi una donna minuta, già anzianotta fare certi discorsi sui problemi sociali, sulle guerre, sui muri ideologici, discorsi che mi colpirono positivamente, ma non sapevo che a parlare era Chiara Lubich che non conoscevo. Ad un certo punto vidi poi arrivare il papa, l'allora Giovanni Paolo 2° con la sua scorta di Polizia e carabinieri e mi chiesi tra me e me dove cavolo ero finito. Comunque anche il discorso del papa mi colpì positivamente. Lui disse, tra le tante cose: "La Chiesa vuole essere nel mondo un segno vivo dell’unità di tutto il genere umano e desidera ardentemente di “contribuire a costruire e a consolidare la comunità degli uomini secondo la legge divina”. Se per costruire un “mondo unito” si richiede il superamento delle divisioni, delle incomprensioni, delle diffidenze e delle intolleranze, allora appare in tutta la sua verità e necessità l’immagine dell’uomo di cui Cristo ha tracciato il programma nel Vangelo. Di tale immagine la Chiesa è testimone e garante. Ad essa si rivolge il suo servizio. Ascoltatela, perché nelle sue parole voi potrete cogliere l’eco dell’insegnamento di Cristo. Praticamente il papa disse che l'unità ruota intorno alla figura di Cristo.

Per me quell'incontro al Palaeur di Roma fu una esperienza positiva, per cui decisi di approfondire la conoscenza del Movimento dei Focolari e di Chiara Lubich. Restai in contatto con il mio amico, collega di università che mi introdusse nel mondo del Movimento dei Focolari.

Logo Genfest 1993 festa dei giovani aderenti Movimento dei FocolariQuello che mi è sempre piaciuto del Movimento è appunto l'ideale del mondo unito, questo amare tutta l'umanità, concorrere alla fratellanza universale, credere all'amore di Dio, vivere con Gesù fra noi, fare del Vangelo un codice di vita, riscoprire e amare la Chiesa come creatura di Cristo, superare le differenze di razza, generazioni, religioni diverse, per abbattere barriere e costruire l'unità dei popoli. Mi è sempre piaciuta questa promiscuità di religioni e razze diverse e questo essere laici impegnati nel mondo, questo fermarsi a mezzogiorno per un timeout di preghiera per la pace.

Un' altra cosa che mi è sempre piaciuta del Movimento è quella che per statuto il presidente del movimento deve essere una donna, non un uomo, ma una donna. Hai capito? Mentre la politica italiana non riesce neanche ad eleggere una donna alla presidenza della Repubblica italiana almeno una volta tanto, ma riesce solo ad ipotizzarla, il Movimento dei Focolari non si fa di questi problemi e ha una donna alla presidenza, per statuto e che oggi si chiama Margaret Karram.

Quello che invece non mi è mai piaciuto del Movimento è la separazione tra maschi e femmine: la mancanza di promiscuità sessuale: i maschi da una parte in focolari maschili e le femmine dall'altra in focolari femminili, quando io avrei preferito vedere anche focolari composti da maschi e femmine conviventi in promiscuità, perché ritengo che lo spirito femminile come lo spirito maschile si completano a vicenda.

Ebbi poi occasione di partecipare come Gen agli incontri che si tenevano in focolare maschile a Torino, purtroppo rigorosamente separati dalle femmine, incontri dove si leggeva la Parola di Vita scritta mensilmente da Chiara Lubich e la si commentava mettendo in comune le proprie esperienze di vita, incontri a mio avviso molto positivi, dove si faceva una profonda e costruttiva esperienza spirituale alla luce del Vangelo e che che non riscontravo in altre realtà ecclesiali o in parrocchia. Ho partecipato ai CH mensili, una sorta di collegamento telefonico dove Chiara Lubich chiamava al telefono le varie zone del mondo per aggiornarci sulla vita del movimento nei vari paesi, per dirla molto sinteticamente.

Logo Loppiano, primo MaggioPartecipai anche agli incontri di Gioventù Nuova, la branca giovanile del movimento, in locali messi a disposizione dalle parrocchie di Torino, dove meno male ci si ritrovava sia maschi che femmine e dove si organizzavano feste, raccolta fondi per i bisognosi e solidarietà varie, concerti in piazza o in parrocchie della zona, tante belle iniziative più sociali che spirituali volte a promuovere la cultura dell'unità tra i popoli nelle varie realtà giovanili come la scuola, la parrocchia, la famiglia. Ricordo che a Natale si andava a cantare sui sagrati delle chiese  o in via Roma a Torino, al freddo  e dove si cantavano i canti del Gen Rosso e del Gen Verde e dove si raccoglievano i fondi per sostenere iniziative di solidarietà, ma anche per pagare le spese di riscaldamento della parrocchia che ci ospitava. Tra i vari viaggi che si organizzavano c'era il viaggio a Loppiano il primo di Maggio, una cittadella laboratorio del Movimento dei Focolari dove gli abitanti, oltre a prepararsi alla vita in focolare, facevano esperienze di vita evangelica. Sono stato anche lì e ne ho avuto una impressione positiva. Ho partecipato a diverse Mariapoli, le città di Maria, una sorta di incontri-vacanze, o ritiri spirituali, dove si radunavano per alcuni giorni quanti volevano conoscere spirito e stile di vita dei Focolari, incoraggiando a vivere secondo la legge dell’amore evangelico.

Ho partecipato poi come aderente al Movimento ad alcuni incontri a Castelgandolfo dove si riuniscono aderenti provenienti dall'Italia e dal mondo intero in una sorta di ritiro spirituale di alcuni giorni per approfondire e condividere esperienze di vita evangelica, a volte anche umanamente molto toccanti e profonde.

Logo familyfestTra le varie feste organizzate dal movimento dei Focolari c'è anche quella destinata alle famiglie e chiamata Family Fest. Famiglie Nuove è un altro ramo di quella vasta pianta ramificata che è il Movimento dei Focolari.

Ho conosciuto diversi focolarini e ne ho sempre apprezzato le loro scelte e stili di vita e non mi sono mai accorto di problemi interni o di abusi da parte loro. Non sono un focolarino per cui non posso esprimere un giudizio sulla vita dei focolari. Tuttavia come aderente al Movimento dei Focolari da diversi anni posso dire che leggere il titolo del libro di Ferruccio Pinotti dove il Movimento dei Focolari viene etichettato come una setta mi dà un po' fastidio e non lo ritengo un termine appropriato per un movimento che vuole unire e non separare. Tuttavia se per "setta" si intende la definizione che dà il vocabolario Treccani: "Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica", allora possiamo definire setta qualsiasi partito politico o associazione ecclesiale o culturale, comprese tutte le chiese del mondo. Sono dell'idea che là dove ci sono abusi di qualsiasi genere, non solo sessuali, ma anche psicologici e plagi, questi vadano denunciati e i responsabili rimossi. Per cui dico ben vengano i libri come quelli di Ferruccio Pinotti che raccolgono testimonianze fuori dal coro e mettono a nudo realtà scomode.