Adulterio tra cielo e terra

Angelo, in un commento, mi segnala Matteo 5,27-28:

Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna (di un altro ?) per desiderarla (perché la vuole), ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Jesus Christ Superstar (1973) I Dont Know How To Love Him 11

Gesù non dice: "Chiunque guarda un uomo per desiderarlo, ha già commesso adulterio con lui nel suo cuore", ma "chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Cosa vuol dire adulterio ? Secondo il dizionario De Mauro significa: infedeltà sessuale di una persona coniugata.

Rimaniamo sulla terra. Per Gesù l'adulterio si commette semplicemente guardando e desiderando una donna indipendentemente dal fatto che la donna sia sposata o meno e chi la guarda sia sposato o meno o commetta infedeltà sessuale.

Quello che fa scattare l'adulterio, secondo Gesù, è il desiderare la donna. Desiderare è un verbo che significa ottenere, avere. Desiderare è il contrario di amare là dove amare significa dare, volere il bene per l'altro. Quindi se un uomo guarda una donna non per desiderarla, ma per amarla, allora si salva, perché l'amore salva.

Si deduce che una persona sposata con una donna è automaticamente un adultero perché un uomo che intende sposare una donna, questa donna la deve pur guardare e desiderarla, cioè possederla in matrimonio e, in quel momento, si compromette con il peccato di adulterio.

E' chiaro che Gesù intende tutelare la donna e soltanto lei, dagli sguardi indiscreti soprattutto degli uomini, perché sono questi ultimi che sono portati a guardare le donne.

Tuttavia sembra di capire che una donna che guarda un uomo per desiderarlo non commetta adulterio, perché la regola di Gesù vale solo se si guarda una donna. Mi sembra anche giusto, perché altrimenti sarebbero ben pochi quelli che si salverebbero dal peccato di adulterio.

Quindi, ad essere radicali, alla donna è consentito guardare e desiderare un uomo, ma non è consentito all'uomo guardare e desiderare una donna. L'uomo può guardare una donna solo per amarla e non per desiderarla.
A questo punto è chiaro che l'uomo, per non cadere in adulterio, deve farsi preda e lasciarsi "cacciare" o meglio lasciarsi desiderare dalla donna. La donna invece, sembra di capire che è invitata a farsi "cacciatrice", cioè acchiappa uomini.

Vediamo ora gli altri casi di adulterio elencati da Gesù nel Vangelo.

Mt. 5,31-32. Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Mc.10,11-12. Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio.

Ecco perché Gesù ci dice di fare in terra ciò che si fa in cielo. In cielo non ci si sposa nel senso tradizionale del termine, come abbiamo visto in un post precedente, quindi in cielo i casi di adulterio sono assenti, perché in cielo ci si ama e ci si unisce in unità. Se anche in terra non ci si sposasse come si fa in cielo e come ci invita a fare Gesù indirettamente con la preghiera del Padre Nostro, ma si realizzasse l'unità tra uomo e donna, tra maschio e femmina, verrebbero a cadere i concetti di moglie e di marito e quindi non avrebbe più senso parlare di ripudio della moglie e del marito e quindi anche il peccato di adulterio non avrebbe più senso. Così alla fine ci sarebbero molte meno persone da salvare.

Ma siccome gli uomini sono duri di comprendonio, si vanno a cacciare nei casini terreni con le proprie mani, andando a cercare nel matrimonio non l'amore di Dio che unisce, ma l'amore umano fallace e limitato che separa.

A questo punto sorge spontanea la domanda dei farisei: "Ma se questa è la condizione degli uomini, è meglio non sposarsi" Mt. 19,10. Ma guarda, i farisei sembra che scoprano l'acqua calda. Gesù, però, è di una coerenza disarmante e rimanda al principio.

Mt. 19,4-6. Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».

Mt. 19,11-12 Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

Appunto, non tutti possono capirlo perché, per capirlo, bisogna imparare ad amare come Dio ama, il cui amore è diverso dall'amore umano.

Gli eunuchi, secondo il dizionario De Mauro, non sono i celibi, ma gli uomini privi degli attributi sessuali, dei genitali, gli evirati, i quali possono trovarsi in quella condizione per una malformazione fin dalla nascita, oppure per volontà dell'uomo che, per esempio, per legge vorrebbe evirare gli stupratori e i pedofili; oppure per scelta personale al fine di servire il regno dei cieli, per tentare di realizzare in terra ciò che si realizza in cielo dove gli angeli, essendo entità spirituali e incorporee non hanno una identità sessuale ben definita.

E' chiaro che l'uomo è invitato da Dio ad unirsi in terra come in cielo alla sua donna (più che alla sua moglie) per realizzare l'unità che si realizza in cielo dando vita ad un angelo (creatura spirituale completa, incorporea, invisibile e immortale, cioè dotato di vita eterna, intelligenza e volontà), eunuco perché privo di una identità sessuale essendo unione del maschio e della femmina (concetto forse troppo duro da capire). Tuttavia chi unisce il maschio e la femmina non è l'uomo, ma è Dio. L'uomo è chiamato a fare ciò che Dio desidera e non ciò che lui desidera. Ecco perché chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio nel suo cuore con lei. Perché la donna che l'uomo desidera può non corrispondere con ciò che Dio desidera, con la sua volontà che è la salvezza di tutti. La salvezza passa per l'amore che dà e che accoglie e non per l'appagamento dei propri desideri.

Ci si sposa sulla terra perché giustamente si vuole sancire una unione definitiva tra uomo e donna che spesso, purtroppo, non è amore, ma puro "capriccio" umano, un capriccio che si esaurisce sfociando, in tanti casi, in separazioni e divorzi e quindi in una presa in giro collettiva, là dove l'uomo vuole promettere ciò che non può promettere perché non è in suo potere promettere.