Gesù bamboccione?

In questo articolo pubblicato sull'edizione online del Corrire della Sera, come in articoli simili di tanti altri giornali come per esempio La Stampa, (vedi articolo) i giornalisti riportano: «Mandiamo i «bamboccioni fuori di casa», sintetizza con estrema brutalità e molta ironia Tommaso Padoa Schioppa nel corso dell'audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.»

Grazie Padoa Schioppa! Il termine "bamboccione" è un po' offensivo, ma mi piace, un po' come il termine "cretino" di cui i cristiani sono stati spesso soprannominati da tanti non credenti come Odifreddi.

Pagina de La Stampa, edizione di Torino del 01-10-2007

Da La Stampa, edizione Torino del 01/10/2007

Forse, caro Padoa Schioppa, Lei dimentica che anche Gesù è stato un "bamboccione" usando un termine da lei coniato per quelli che tardano a staccarsi dalla famiglia. E se lo è stato Gesù, di conseguenza, lo sono tutti quelli che gli vanno dietro come me e tanti cristiani. Già, lui è stato con papà e mamma fino alla veneranda età di 30 anni e passa, fino a quando è morto sulla croce con la mamma ai suoi piedi. Una eternità per quei tempi dove molto probabilmente si andava a lavorare a 12 anni e a 15 forse già ci si sposava.

Poi Gesù, invece di cercarsi una moglie e mettere su famiglia, come vorrebbe vedere il nostro Ministro dell'Economia, si è messo a girare per la Palestina a predicare il Vangelo, invece di pensare a finanziare le casse di Roma antica con il suo lavoro.

Io, come cristiano innamorato di Gesù, invece non giro per la Palestina, ma giro per Internet per comprendere meglio il Vangelo e cercare di testimoniarlo. C'è qualcosa che non va? Sentirmi dire "bamboccione" da Padoa Schioppa, il Ministro dell'Economia in persona, uno che della gestione del dio denaro ne ha fatto una scelta di vita essendo laureato in economia e ministro dell'Economia e delle Finanze, mi lascia da una parte un po' rammaricato, ma dall'altra mi fa capire di essere sulla buona strada.

Voglio ricordare a Padoa Schioppa che i bamboccioni per me sono i politici, che non si vogliono allontanare dalle loro poltrone e andarsene dal Parlamento, come anche i giornali e i giornalisti, finanziati dallo Stato invece che da papà e mamma. Fa qualche differenza? Forse solo l'età.

Non so se Lei è un cristiano, ma la sua battuta la ritengo offensiva per chi è cristiano e, come cristiano, io le porgo l'altra guancia e se vuole darmi anche del vitellone o del mammone, faccia pure. Le ricordo che i cristiani, quelli veri, amano Gesù e vivono il suo insegnamento che è di amare Dio e il prossimo e non quello di amare i soldi o mammona.

Caro ministro, si guardi intorno, tante persone hanno fatto il militare come soldato semplice, senza tanti piagnistei, al servizio dello Stato con una paga di 150.000 lire mensili, mantenuti per un anno dallo Stato, a volte interrompendo gli studi e il lavoro per obbligo di legge, mentre molti altri hanno fatto il militare nei carabinieri o negli ufficiali di complemento con il grado di sottotenente, percependo uno stipendio decente, sempre mantenuti dallo Stato. Ma quello che secondo me è più grave è che tante persone, il servizio militare non lo hanno fatto per un motivo o per l'altro e, ultimamente, mi pare che quelli della sua classe, i politici, abbiamo intenzione di abolire (se non lo hanno già fatto) il servizio militare che aiutava i giovani a staccarsi dai propri genitori e a fare una vita comunitaria lontano dalla famiglia. Mentre invece andrebbe sostituito con un servizio civile comunque obbligatorio per i giovani, per un senso di giustizia verso chi ha fatto il militare o il servizio civile.
Allora chi è più bamboccione? I cristiani, i giornalisti o i politici?

Come Lei ha detto che vuole mandare i bamboccioni fuori di casa, io dico che vorrei mandare i politici inquisiti fuori dal Parlamento, per un senso di giustizia. Posso dirlo? Caro Ministro, incominci a mandare fuori dal Parlamento i suoi colleghi "bamboccioni". Termino augurandole lunga vita al servizio dello Stato, perché ho grande stima di Lei.