Ero carcerato e non siete venuti a liberarmi

Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché malato e in carcere, non mi avete curato, né liberato..

La versione originale del Vangelo dice: "malato e in carcere e non mi avete visitato" Mt. 25,43. Visitato? Ma perché Gesù si ferma alla visita di circostanza e non va oltre come negli altri casi? Giustamente a che serve visitare un uomo affamato se poi non lo si nutre? A che serve visitare un uomo assetato, se poi non lo si disseta? A che serve visitare un uomo nudo, se poi non lo si veste? In quei casi Gesù non si ferma alla visita di circostanza, ma invita a nutrire, a dissetare e a vestire, cioè a soddisfare i bisogni primari dell'uomo. Forse la libertà non rientra tra i bisogni primari dell'uomo? Ma allora a cosa è servito liberare il popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto.

Che cosa significa essere schiavi? Ce lo dice il dizionario della lingua italiana: lo Zingarelli: schiavo, "Chi è totalmente privo della libertà individuale e gener. di ogni diritto, soggetto interamente alla proprietà privata di un padrone per nascita o per cattura in guerra o per vendita o per condanna".

Hai capito? Schiavo è colui che è totalmente privo della libertà individuale. Il carcere non ti priva della libertà?

Carcere è sinonimo di prigione e chi sta in prigione è un prigioniero. La definizione di prigioniero è, secondo lo Zingarelli: "Che (o Chi) è stato rinchiuso in un luogo, ed è quindi privo della libertà.". Il carcerato, essendo privo della libertà, è quindi nella stessa condizione di uno schiavo. Lo schiavo e il carcerato sono accomunati dalla mancanza di libertà.

Ma allora Signore, a cosa è servito liberarci dalla schiavitù d'Egitto per renderci uomini liberi, se poi continuiamo a trattarci come degli schiavi?

E così: A che serve visitare un uomo malato se poi non lo si cura? E così: a che serve visitare un carcerato, un prigioniero, se poi non lo si libera?

Gesù ci ha lasciato lo Spirito Santo, vediamo di usarlo e di perfezionare ciò che è rimasto imperfetto. Non basta visitare un carcerato o un malato per salvarci, se poi non lo si libera o lo si cura, perché la sua salvezza e quindi la sua liberazione è legata alla nostra liberazione e alla nostra salvezza.

Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché malato, non mi avete curato, in carcere, prigioniero, non mi avete liberato, perché condannato a morte, non mi avete salvato.

Uomo, di cosa hai paura? Hai paura di perdere la tua vita? Hai paura di tuo fratello ladro e assassino? Chi cerca di mettere in salvo la propria vita incarcerando il ladro e condannando a morte l'assassino, nella speranza di fare la cosa giusta e di salvare la propria vita come quella degli altri, la perderà.

Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché malato,non mi avete curato, perché carcerato non siete venuti a liberarmi, perché condannato a morte, non mi avete salvato.



La pena carceraria va abolita e cancellata dall'ordinamento giudiziario! Dio non scherza!


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