Di negazionismo in negazionismo

E' di questi giorni la polemica sul negazionismo dell'olocausto sollevata dalle dichiarazioni di un vescovo lefebvriano, recentemente riabilitato dal Papa Benedetto XVI, il quale pare neghi l'olocausto degli ebrei. Ci sono alcuni esponenti religiosi sia cristiani che mussulmani che nel mondo negano, svalutano e ridimensionano l'olocausto subito dagli ebrei, malgrado quello che viene raccontato sui libri di storia.

SHOAH O OLOCAUSTO.....per non dimenticare!!!

Giornata Memoria: Benedetto XVI sulla Shoa

Dall'altra parte della Storia abbiamo un altro negazionismo che risale a duemila anni fa: la risurrezione di Gesù. Vediamo:

Dal Vangelo di Matteo 28, 11-15

Mentre esse (le donne) erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: "Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia". Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.

Hai capito? Già ai tempi di Gesù esisteva la corruzione. I sommi sacerdoti e gli anziani si riuniscono per corrompere le guardie affinché neghino la risurrezione di Gesù e raccontino una storia diversa da quella che raccontavano i suoi discepoli. Si era giunti al punto di pagare le guardie affinché raccontassero che il corpo di Gesù è stato portato via di notte dai suoi discepoli mentre le guardie dormivano. Ciò equivale a dire che Gesù non è risorto, quindi equivale a negare la risurrezione di Gesù.

Ma perché arrivare a tanto? A che pro? Perché arrivare a corrompere le guardie perché raccontino una storia diversa? Per amore della verità? Alla base della corruzione c'è sempre la voglia di ottenere un vantaggio personale dovuto al timore da parte dell'uomo di perdere qualcosa, come per esempio il potere e il consenso del popolo. Come avviene ed è sempre avvenuto, la corruzione serve all'uomo per mantenere un privilegio, un vantaggio, un potere su altri uomini.

Nel caso dell'olocausto, io mi chiedo quali sono i motivi che spingono una persona a negare una pagina della Storia. Il senso di colpa, la vergogna, la voglia di visibilità?

Di negazionismi la Storia ne è piena. Sono tanti gli stermini che vengono negati e ignorati, non c'è soltanto quello ebraico. Negare l'olocausto non giova all'uomo perché l'olocausto è stato una pagina vergognosa della Storia cristiana e dell'uomo in generale e si inserisce in un quadro razziale che coinvolge un po' tutti i popoli del mondo. I campi di concentramento in Germania ne sono una dimostrazione al di là del fatto che in tali campi siano stati gasati un milione di ebrei o soltanto uno, perché a mio avviso, non c'è differenza sul piano della dignità umana, tra il gasare un milione di persone o gasarne anche soltanto una. E' lo stesso discorso, a mio avviso applicabile alla pena di morte. La morte di Gesù, unico Figlio di Dio, dovrebbe insegnare qualcosa sia ai cristiani, sia agli ebrei.

All'origine del razzismo e degli stermini etnici, a mio avviso, ci sta la negazione di Dio e la negazione della Verità. Quando l'uomo arriva a negare Dio, così come arriva a negare quel Dio incarnato nell'uomo Gesù, a negare la sua vita, morte e risurrezione, le conseguenze le paga l'uomo e soltanto l'uomo in termini di impoverimento di quei valori vitali per la sua sopravvivenza e promossi proprio da quell'uomo che viene negato.

Riconoscere Gesù come salvatore, Figlio di Dio, Dio incarnato, seriamente e non solo a parole da finti cristiani, vuol dire rispettare l'uomo e i suoi diritti, riconoscere nell'uomo una dignità da difendere e da non calpestare, riconoscere in ogni persona di cultura e razza diversa, un fratello da amare e da proteggere e non un nemico da eliminare.