E' la domanda che Dio continua a porre al suo popolo, ma anche ad ogni uomo.
Dio ama il popolo ebreo e si serve degli uomini per portare avanti il suo disegno di salvezza. Pilato è uno di questi. ("Non avresti nessun potere se non ti fosse stato dato da Dio" Gv. 19,11).
Nel Vangelo, Pilato chiede alla folla chi tra i due personaggi deve liberare. Gesù o Barabba?
Ma chi è Barabba? Barabba vuol dire Bar-Abbà, cioè figlio di papà o figlio del padre o figlio di Dio. Secondo gli evangelisti era un sovversivo, un bandito, un criminale politico che partecipava alle sommosse contro i romani e aveva ucciso un romano, per cui era stato arrestato. Tutti e due si chiamano Gesù e sono figli di Dio.
A differenza di Gesù che predicava la pace, la non violenza e l'amore reciproco, Barabba doveva essere uno che predicava la rivoluzione violenta contro Roma, una specie di moderno terrorista.
Tutti e due i personaggi hanno comunque finalità positive: la liberazione e la salvezza del popolo ebreo dal giogo romano. Soltanto i metodi sono diversi: uno è pacifista e l'altro è violento.
Perché questo episodio? Pilato era un giudice romano che voleva liberare Gesù, perché trovato innocente e la mia analisi spirituale mi porta a "vedere" in lui un uomo di cui Dio si serve. Si sa che Dio non giudica, ma lascia che sia la Parola a giudicarci, cioè noi stessi. Così fa Pilato. Pilato non giudica Gesù, ma lascia che sia la folla a decidere le sorti di Gesù, cioè lascia che siamo noi stessi a decidere chi liberare dei due. La folla sceglie che sia liberato Barabba e Dio, per mezzo di Pilato, ubbidisce al volare del popolo che ama e libera Barabba.
Sì, Barabba è stato liberato ed è libero, come ha chiesto il popolo ebreo. Ma Barabba è anche una figura profetica che la mia analisi identifica con tutte quelle forme di organizzazioni politiche e terroristiche che in Medio Oriente e non solo là mirano inutilmente a liberare se stesse dal giogo degli Stati e degli imperi, attraverso l'uso della violenza e del terrore, proprio come Barabba e quelli come lui usavano fare contro i romani.
Nota il contrappasso. Gesù, che è stato ucciso, ha "liberato" il popolo ebreo e la Palestina dal giogo romano, mentre Barabba che è stato liberato è diventato il "Gesù" dei palestinesi, la principale spina nel fianco di Israele e del popolo ebreo.
La domanda che Dio ha posto al popolo ebreo attraverso Pilato, continua a porla al popolo ebreo e ad ogni uomo.
Chi volete che vi liberi? Gesù o Barabba? Ma Barabba è dentro di noi, dentro ogni uomo e impersona il nostro desiderio di libertà dai gioghi degli Stati, dalla schiavitù degli Stati e del mondo materiale in cui viviamo. Libertà che Barabba vuole ottenere attraverso la propria volontà fatta di violenza, terrore e prepotenza, in contrapposizione a Gesù che invece viene incontro al nostro desiderio di libertà attraverso l'esercizio della volontà di Dio: l'amore: ("E sarete veramente uomini liberi"). A noi tocca decidere chi dei due vogliamo che Dio ci liberi.
Cosa rispondiamo a Dio? Libera Gesù ! Quella è la risposta che Dio vuole sentirsi dire. Sì, libera il Gesù che aspetta di venire a bussare al nostro cuore, libera quell'uomo che predica la nostra salvezza e libertà attraverso la pace e l'amore. Ma tieni legato Barabba, quel politico rivoluzionario assassino che crede di liberare l'uomo attraverso la violenza e il terrorismo, mentre invece lo rende schiavo di se stesso.
Gina
Ciao Piero, mi piace questa tua riflessione, FINO A UN CERTO PUNTO. Mi piace perché hai comminciato a volgere lo sguardo dentro (quando dici che Barabba c'è DENTRO OGNUNO DI NOI. Un buon inizio, direi, per cercare di trovare la chiave del MACROcosmo attraverso il TUO MICROcosmo.
Il DRAMMA COSMICO è già scritto, dove Gesù rappresentava nostro DioAmore sceso sulla terra per liberarci, vale per umanità intera, come per ognuno di noi nel nostro piccolo. L'umanità non l'ho ha conosciuto, perché rifiutava l'idea che un essere umano possa chiamarsi il figlio di Dio. QUESTA ERA L'ACCUSA DEL SINEDRIO che rappresentava la nostra parte spirituale incline AL GIUDIZIO, e non conosce MISERICORDIA ma cerca di mantenersi fedele esclusivamente alla Legge CHE NON PERDONA. Sinedrio c'è in ognuno di noi!
Il popolo oppresso rappresenta la nostra parte terrestre, che in dato momento della nostra vita si sente oppressa, vorrebbe liberarsi, e per quello vuole salvare Barabba, ovvero QUELLA PARTE DI NOI più istintiva, quella che VUOLE MANTENERCI IN VITA A TUTTI COSTI = puro istinto di sopravvivenza (ma è naturale)
Anche Pilato troveremo dentro ognuno di noi quando chiederemo COS'è LA VERITA'? E rimarremo inevitabilmente senza risposta da Dio, perché ERA GIA' TUTTO PREVISTO, sia per il macrocosmo sia per i nostri microcosmi, IL DIVINO DENTRO OGNI UNO DI NOI (CRISTO)deve passare la Golgota, deve essere tradito e giudicato da noi stessi, amato e odiato, seguito e non compreso, rinnegato, per arrendersi alla fine per essere UCCISO (in spirito) da innocente, e risorgere (in spirito)dopo tre giorni(o magari dopo tre ANNI per noi semplici esseri umani.
"Ma tieni legato Barabba, quel politico rivoluzionario assassino che crede di liberare l'uomo attraverso la violenza e il terrorismo, mentre invece lo rende schiavo di se stesso." come dici tu, non faceva parte del PIANO DIVINO.
Pietro, ti dice qualcosa questo passaggio dal vangelo di Marco 8,31?:
"E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Gesù non avrebbe mai detto "Padre, libera me, e tieni legato Barabba!" Ma tu sei Pietro, colui che impara dagli errori, riconoscendo il Salvatore in Gesù e rinnegandolo in continuazione. Non arrenderti mai, comunque! ;-) E non ti preoccupare per vari Barabba, ci penserà Dio a loro, ma tu, CERCA DI NON GIUDICARE NESSUNO, e sarai salvo!
Prisma
Ciao Gina, ben tornata. Sì, Gesù non ha mai detto "Padre, libera me, e tieni legato Barabba!" Gesù, del resto, non ha nemmeno chiesto al Padre di essere liberato dalla croce, perché il suo sacrificio ha permesso la salvezza di Barabba.
Tuttavia è la folla che ha chiesto la liberazione di Barabba al posto di Gesù e questo, se vogliamo, visto da una angolazione diversa, può avere un profondo significato profetico e spirituale.
Siamo pronti a sacrificare Gesù per la liberazione di un delinquente?
Gina
Piero, il vero problema è che delinquenti siamo sempre noi, o chi per noi. Noi siamo sia il Cristo sia la folla; finché siamo DIVISI dentro di noi. (questo quanto riguarda il nostro microcosmo)
Per quanto riguarda il MACROCOSMO io la penso così:
Magari LA FOLLA non aveva le idee chiare, era soltanto confusa; credeva Bar Abba Figlio di DioPadre, mentre credeva Gesù un FUORILEGGE!!! E' successo una volta e succederà sempre... e per questo, dal mio punto di vista, bisogna sempre evitare IL PARERE DEL GRUPPO, perché si comincia a pensare con la testa del BRANCO, non con la testa propria, ne secondo l'insegnamento di Gesù che disse: "non giudicare". La FOLLA, caro Piero, GIUDICA SEMPRE!!!
Prisma
Gina, è interessante la tua analisi. Anche la moglie di Pilato consiglia al marito di non decidere niente, quindi di non giudicare. Per quanto riguarda la folla, essa è confusa, come giustamente dici e di conseguenza facilmente influenzabile, come dimostrano i testi evangelici, dove si narra in Marco che la folla si lascia convincere dai capi dei sacerdoti a chiedere la liberazione di Barabba.
Tuttavia a me interessa capire qual è il ruolo di Barabba nella dinamica del Vangelo e se è possibile identificare in lui una figura profetica, oltre alla figura del delinquente che alberga in noi, nel nostro microcosmo.
Gina
Non lo so cosa dirti Piero, i tuoi occhi sono puntati sulla crisi di Mediooriente, ed io cerco di non guardare perché non me la sento di mettermi dalla parte di nessuna delle due parti in conflitto. Rischio di puntare il dito sugli ebrei, difendendo gli palestinesi e/o viceversa. Figli di Dio Padre sono tutti.
Poi, il destino del Izraele è già scritto come lo era quello di Gesù, e purtroppo, come popolo prescelto ha troppe responsabilità di fronte a Dio. Dovranno anche loro bere l'amaro calice senza alcuna colpa, come lo fece Gesù? Non l'hanno già bevuta durante la seconda guerra mondiale?
Ma... se "Gesù" stavolta fossero gli palestinesi? Chi sarà il "Pilato"? Gli Americani e la NATO con le loro bombe ad uranio impoverito come fecero nel mio paese?
Cristo è sempre QUELLA PARTE del popolo INNOCENTE, senza alcuna colpa, da tutte due le parti!!!
ANGELO
Dare a Cesare quello che è di Cesare vuol dire anche andare a votare, a meno che ci sentiamo già totalmente di Dio.
Andreste a votare se fosse indetto un referendum sulla pena di morte? ... o sulla legalità di eseguire scioperi sul pagamento delle tasse?
(quest'ultimo l'ho inserito solo per collegarmi al quesito esposto a Gesù, anche se riprende l'essere cattolico, comunista o compagno nel vero senso di queste parole.
Ma Pietro dice che Cesare è morto ed allora se Cesare è morto ... dio non è mai esistito.
Chi lo ha sentito si facesse avanti ... a meno che Gli diamo modo di eleggere un Figlio esistito o non, tanto sta ad ognuno decidere se il Regno esiste o no!
Poveri coloro che non assaporano il senso di questo mondo che rende piccole creature ad eredità di Dio assaporandone il Regno già da subito.
Che senso ha morire per la patria o per il proprio popolo o per i propri ideali se tutto è inutile?
In Verità vi dico che ogni patriota che è morto per una causa giusta, magari senza alzare arma verso il nemico, peraltro dandosi in cambio per salvare padri e madri di famiglia è degno di essere Re e Padre di chi ha potuto poi conoscere il Volto di Dio.
L’Alfa e l’Omega … l’anello (di Pietro) nuziale tra Cielo e Terra.
ANGELO
Qui è stato riportato qualcosa che forse anche chi l’ha percepito l’ha fatto superficialmente. E’ la ricerca che porta in due sensi. Il passato ed il futuro. L’impersonarsi nel popolo giudicatore e nel condannato. Pensa che qualunque cosa scritta o detta anche per diffamare la Parola di Dio serve a qualcuno per demolirla, e consolidarla in se, accanto alla Pietra Angolare di sempre.
La Verità non viene dall’esterno ma dall’interno. Tu pensa che per capire la storia di tutto il creato basterebbe fermarsi solo ai primi due capitoli. Tutto il resto è solo approfondimento ed un susseguirsi di esempi che servono ad umanizzare il messaggio, renderlo più comprensibile, fino quasi ad essere lampante poco prima del compimento definitivo.
La “storiella” di Barabba e Gesù forse ai suoi tempi è accaduto come si legge nei Vangeli, ma nei verbali storici di Roma non si trova, ma il vero mistero è che in questi ultimi tempi l’Onnipotente ha mandato qualcuno a demolire qualcosa in maniera da renderlo molto attuale. E’ anche merito tuo che lo pubblichi sul tuo blog. I tempi si possono solo leggere e non studiare, non accorgendoci che siamo non solo opera tra le Sue mani, ma anche attrezzi dell’Infinito. Noi siamo Folla ma anche Uno, liberatori di altri ma soprattutto di noi stessi (mi rammenti la figura di un Giuda come viene rivelata da un Vangelo gnostico, attribuito a chi poi è morto suicida? Anche Giuda era uno zelota).
Vuoi che sia più chiaro? La domanda che attualmente fa continuamente a tutti noi il Buon Dio, senza stancarsi, almeno per ora, forse anche lavandosi le mani per farci capire che siamo noi che dobbiamo voler diventare come LUI, è questa: “a chi credi (o vuoi che venga liberato) in te? …Il figlio del Padre, il tuo Messia, Re dei discendenti di Giuda? – o credi ad un certo sempliciotto che vuole fare la rivoluzione contro l’impero degli uomini (Romani)?. A voi la risposta, tanto come allora l’esito lo conosciamo, ma non per questo il Disegno di Dio non sta proseguendo come il Suo volere. Tu vuoi liberare il Bar-Abba (Figlio del Padre-Dio)? – O liberare quel poveraccio che si chiama Gesù? Ricordandoti che anche quel Barabba delle Scritture aveva come nome Geshuà! Nome comune ai tempi di allora che significa “Egli (Dio) viene a salvarvi” (Is 35,4).
La persona era unica e sappiamo di Chi parliamo! Allora chi vogliamo liberare? Geshuà il cosiddetto Figlio del Padre o Geshuà il cosiddetto Re dei Giudei?
Credete che è giusto salvare un giudeo che si ritiene Figlio di quel Padre che viene a salvarci o volete salvare chi si ritiene il Padre il cosiddetto Re dei Giudei?
Sappiamo come finisce o inizia, in noi soprattutto, ma non è una mia riflessione ma basti conoscere come si è svolto il processo nel Sinedrio, in fretta e furia, e di quale colpa lo ritenevano reo di proclamarsi.
Noi, o tu, chi riteniamo che egli fosse?
Come vedi la domanda è attuale ed eterna, come le Sue Parole.
Se non comprendiamo continueremo a condannarlo e LUI a risorgere continuamente in noi che veniamo giudicati da noi stessi. Che democrazia perfetta è quella del Cielo, che lascia a noi decidere se diventare parte di Dio o aspettare un ennesimo processo.
Ma bisognerebbe conoscere tutto o avere chi ti indirizza nella Verità per capire anche quella beatitudine che pochi comprendono in superficie:
”Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli (mica sono i ladri o gli assassini), voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti, e come hanno fatto con me e con te, Figlio Mio (Bar-Abba).
Perciò il Tempio di Salomone cadrà per sempre, ma questa volta non per scriverlo sui libri di storia, ma definitivamente. Ma chi crederà in Lui, lo vedrà nel proprio terzo giorno venir ricostruito nella Gerusalemme Celeste. Bisognerebbe saper leggere le cose passate per saper intravedere le cose future. Ricordati che le Sacre Scritture non sono altro che il copione dell’esistenza dell’intera umanità. Racchiusa nei primi due capitoli della Genesi e poi sviluppati in parti assegnate ad ognuno di noi per una giusta interpretazione. Non possiamo cancellare il compito di qualcuno che è riuscito ad eseguirlo prima di noi, perché non avrebbe senso la nostra parte in questo momento. Però complimenti per la scoperta che altri hanno anche usato per infamare le scritture, senza capire cosa veramente vuole rivelare, infiammando gli Eletti che sanno sentire chi gli parla.
Pilato comprese bene che il più pericoloso era quell’uomo che si proclamava Re, anche se non di questo mondo. Un delinquente che combatte con le armi non ha mai fatto paura a Roma, ma quel tipo strano che non usava armi convenzionali sarebbe stata la rovina di Roma e dei Cesari che pretendono le tasse per dare cose che non hanno alcun potere su di esse.
Gesù rispose a Pilato sulla Verità, ma Pilato non la considerò Verità, nonostante fosse la verità attuale del momento (di sempre), perché Roma non poteva servire altro Dio all’infuori di Cesare (che non è mai morto perché Cesare lo era chiunque salisse sul trono di Roma Imperiale.
Tuo ANGELO.
Prisma
Angelo, bel commento.
Analizzando l'episodio da un punto di vista diverso, possiamo dire che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini, vuole che ogni uomo si salvi(e quindi vuole anche la salvezza di Barabba, ma soprattutto di Barabba, il delinquente peccatore, che deve essere salvato e quindi liberato dal peccato che lo tiene prigioniero.)
Barabba siamo noi, prigionieri del peccato [desiderio di fare la nostra volontà con la violenza]). Dio invece ha mandato Gesù per questa missione di salvezza: per liberarci dal peccato.
In effetti Gesù realizza la sua missione perché il suo sacrificio permette la liberazione di Barabba e la sua salvezza, realizzando anche quella che è la volontà di Dio.
Ma Dio chiede che sia il popolo a decidere. E il popolo, seppure influenzato dai capi dei sacerdoti, sceglie secondo la volontà di Dio.
Gli ebrei quindi, si fanno strumento della volontà di Dio, scegliendo di liberare Barabba.
La storia di Barabba quindi riassume e sintetizza tutta la storia della salvezza.
Il sacrificio di Gesù ha permesso la liberazione di Barabba (il peccatore prigioniero del peccato), ma chi lo ha deciso è il popolo ebreo (il popolo di Dio, la Chiesa) e chi lo ha messo in pratica è Pilato (Dio). E questo dimostra l'estremo amore che Dio ha per noi, arrivando a sacrificare suo figlio per la liberazione di un delinquente peccatore, su richiesta del suo popolo. Cosa che per molti può essere di scandalo, soprattutto per quelli che si ritengono giusti.
ANGELO
INCANTATO … e poi dicono che nessuno mi comprende.
Ma tu sei pienamente al secondo Cielo e sai comprendere per poi saper scegliere e saper scegliere perché hai finalmente compreso.
Se non si comprendono certe cose allora la fede è acqua salmastra. Sapendo separare il sale dall’acqua si trae dal mare (che biblicamente rappresenta il male) il sale per rendere saporita la terra e far illuminare il mondo.
Da Matteo 18, 6-7:
“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo”
A questo punto è bello ricongiungerlo a Giovanni 19, 6-11:
Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa". Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio".
All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: "Di dove sei?". Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?". Rispose Gesù: "Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande".
Ma sarebbe bello rivedere il film “Barabba” (1961) con A. Quinn dove Barabba vive così a lungo da finire per credere in quell’uomo che lo ha salvato … per sempre.
Se questa non è misericordia?
Ma a noi piace castigare invece di giudicare e correggere … iniziando da noi stessi.
Non mi sono mai piaciuti i cristiani che hanno paura delle pene eterne, intimorendo il prossimo che forse in azioni è più vero, invece di aver paura di non provare la Vita eterna già adesso in un solo atto di misericordia.
Novo
Sono perfettamente d'accordo con "prisma", vorrei solo aggiungere le parole di Gesù allorquando dice che se fosse stato un re di questo mondo i suoi non avrebbero tardato a liberarlo.
Inoltre Barabba è un doppio simbolo, più che un "criminale", rappresenta l'inganno di Satana perpetrato nei confronti del popolo, il quale chiede la liberazione "del figlio di dio", non di "barabba" persona, quindi il popolo suppongo dopo parecchi anni di riflessione abbia voluto liberare gesù, non il criminale barabba, ma a causa dell'inganno del diavolo, la volontà del popolo si è trasformata in una condanna. In secondo luogo Dio stesso ha ingannato Satana, e questa è la parte formidabile, ovvero come Dio, benché senza mai intervenire in modo autoritario e senza abuso di potere, riesca ad ottenere pur sempre il bene massimo . Con la liberazione di Barabba ad opera del popolo ingannato dal gioco di parole, Dio ha dato scacco a Satana in poche semplici mosse, poiché gesù diede ad ognuno il potere di diventare "figlio del padre" ovvero barabba, ovvero suoi(di gesù) ammici o fratell; ne consegue che il popolo chiede a Satana la liberazione di ogn, come diremmo oggi, "cristiano" o uomo di buona volontà. Il gioco è questo: Satana in tutta la sua arroganza non può fare nulla se non dare all'uomo, popolo o singolo, ciò che chiede. E sarebbe bene non accettare mai nulla da Satana, fosse anche il regno di tutta la terra.