La disumanità della Proprietà Privata

Spermatozoi e uovoLa parola virus deriva dalla parola latina virus che, secondo Wikipedia, significa veleno o tossina. I virus sono entità biologiche parassite molto piccole con ordine di grandezza di qualche nanometro. Ma virus, a mio avviso, può derivare anche dalla parola latina vir che in latino significa uomo, maschio. Si sa che il maschio produce gli spermatozoi che contengono codice genetico, il cui compito è quello di fecondare, termine elegante per non dire "infettare", "contagiare" l'ovulo femminile che fa da ospite, penetrare al suo interno, rilasciare, come un qualsiasi virus, il DNA e l'RNA, per replicarsi e per dare origine ad un essere vivente, termine elegante per non dire "parassita" che cresce e si sviluppa all'interno del corpo femminile per poi essere espulso quando maturo, se tutto va bene.

Il guaio è che il maschio, cioè il VIR è così coglione che rivendica la Proprietà Privata del "parassita". Questa Proprietà Privata viene chiamata più elegantemente e ipocritamente con il nome di paternità. Ed è proprio in nome della Proprietà Privata, della sua legittimazione e disumanità che il VIR/maschio crea le condizioni al contorno affinché i virus possano trovare terreno fertile per infettare, contagiare e moltiplicarsi indisturbati dando vita a epidemie e pandemie dagli effetti umanamente devastanti.

I virus agiscono allo stesso modo del meccanismo della naturale fecondazione sessuata o asessuata. Contagiando e infettando l'uomo, gli animali e le piante, i virus si appropriano del loro ospite, replicandosi all'interno del loro ospite, quando questi non riesce ad eliminarli attraverso una adeguata risposta immunitaria e a volte conducono alla morte dell'ospite.

Ma ti sei mai chiesto chi ci sta all'origine dei virus? Sì, all'origine dei virus, dal mio punto di vista di credente, ci sta Dio, per chi come me crede in Dio. Si dice che i figli sono dono di Dio, è vero, così come è vero che i virus sono anche loro dono di Dio, perché da lui traggono origine. Spiace dirlo, ma è così. Per chi non crede in Dio, al suo posto ci può mettere la parola Natura.

I virus sono dono di Dio e come tali andrebbero accolti come sua volontà, perché non si può accettare da Dio soltanto i doni graditi e rifiutare i doni non graditi, cioè quei calici di dolore che tanto detestiamo e allontaniamo.

Cerchiamo piuttosto di eliminare e rendere illegittima la disumanità di ogni forma di Proprietà Privata in modo da poter rendere il calice di dolore portato dalle epidemie dei virus sopportabile e umanamente tollerabile.