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In nome del popolo italiano

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I giudici di tribunale condannano o assolvono gli imputati in nome del popolo italiano. Ma come ? Quindi i giudici possono condannare anche nel mio nome, perché io sono italiano. Ma se dipendesse da me condannare o meno, io non condannerei proprio nessuno. Quindi le sentenze emesse nel nome del popolo italiano, indirettamente abusano del mio nome.

Così i giudici, dalle parti di Cosenza, a Padre Fedele hanno inflitto una condanna al carcere, per stupro, anche nel mio nome. Io chiedo l'eliminazione della pena carceraria dall'ordinamento giuridico e quelli infliggono la pena carceraria ad un sacerdote nel mio nome. Roba da far tremare la terra, non soltanto il cielo.

E la Legge che fine fa? La formula dovrebbe recitare: "in nome della Legge". Già, ma la Legge dovrebbe essere uguale per tutti. Impossibile. Come dice Serafino Massoni nel video di sopra, ci sono cittadini di serie A ipergarantiti (tutti i dipendenti statali) che non possono perdere il posto d lavoro perché lo Stato non fallisce e cittadini di serie B ipogarantiti (tutti gli altri) che invece possono perdere il posto di lavoro, perché le aziende possono fallire. Alla faccia dell'uguaglianza sociale e della legge uguale per tutti.

I cittadini di serie A li possiamo anche chiamare deputati, nel senso di eletti, mentre i cittadini di serie B li possiamo anche chiamare imputati, nel senso di addebitati.

E questa sarebbe l'uguaglianza sociale che esiste in Italia. Tuttavia la divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B non è altro che una risposta inconscia alla proprietà privata, origine di ogni disuguaglianza sociale.

Se ci fosse equità sociale e la legge fosse veramente uguale per tutti, non ci sarebbe la proprietà privata e tutti i cittadini, indistintamente, lavorerebbero a turni nei posti di lavoro statali e un vero Stato penserebbe lui per primo a garantire a tutti i cittadini il posto di lavoro alle stesse condizioni per tutti.

Cosa lo impedisce? Lo impedisce la proprietà privata.

Signore, vedi di mettere fine a queste pagliacciate sociali.

I suicidi degli imprenditori

In questo video lo scrittore Serafino Massoni commenta un articolo uscito sul quotidiano "La Stampa" di recente, dove si riporta la notizia di alcuni imprenditori che, per la difficoltà di ottenere credito dalle banche, si sono suicidati. Serafino Massoni fa poi una carrellata sulle percentuali di suicidi nei vari paesi del mondo riportando le statistiche dell' Organizzazione mondiale della sanità, osservando che gli uomini, in percentuale, si suicidano tre volte di più delle donne e che i suicidi tra la popolazione, in percentuale, sono maggiori in quei paesi più ricchi e culturalmente più sviluppati, dove esiste un Welfare ben consolidato, rispetto ai paesi meno sviluppati dove il Welfare è scarso.

E lo chiamavano amore 2

In questo video Serafino Massoni, noto scrittore di romanzi storici e videoblogger su YouTube, risponde ad un mio articolo di commento su questo sito nel post "E lo chiamavano amore" dove commentavo un suo video sul passaggio dal matriarcato al patriarcato.

Nell'articolo non è che pensassi che il matriarcato sia inferiore al patriarcato o viceversa, ma facevo osservare che il matriarcato, come il patriarcato, sono affetti da un difetto di conoscenza e quindi, secondo me, sono sistemi sociali affetti da un errore, perché l'ignoranza porta all'errore. Che poi nell'ignoranza ci sia più felicità che non nella conoscenza che porta alla sapienza, questo è un altro discorso interessante da affrontare in un altro articolo.

E lo chiamavano amore

In questo video che ti segnalo, Serafino Massoni trae spunto da una risposta di una psicologa del cuore per dirci che la relazione tra i sessi è retta da giochi di potere.

LA FAVOLA BELLA

I video di Serafino Massoni sono interessanti perché evidenziano e denunciano l'ipocrisia della società patriarcale rispetto alla società matriarcale.

Secondo l'autore, il passaggio dalla società matriarcale a quella patriarcale, come spiegato in precedenti video, ha portato alla nascita della famiglia monogamica patriarcale, alla nascita della proprietà privata, alla nascita della schiavitù e della prostituzione.

Il passaggio dal matriarcato al patriarcato sarebbe avvenuto in conseguenza del fatto che gli uomini hanno scoperto il loro ruolo sessuale nella nascita dei figli, perché prima si pensava che la nascita dei figli fosse dovuta esclusivamente alla donna. Poiché tra il rapporto sessuale e la nascita dei figli passano nove mesi, gli uomini ci hanno messo un po' di tempo per mettere in relazione i due eventi.

Gli uomini, scoprendo il loro ruolo nella nascita dei figli, hanno incominciato a pretendere un maggiore ruolo sociale rivendicando la paternità, cioè la proprietà privata dei figli e di conseguenza la proprietà della donna, mentre prima i figli non sapevano di avere un padre, ma soltanto una madre.

Per garantire la certezza della paternità, gli uomini avrebbero inventato il matrimonio, cioè un insieme di regole e norme per ingabbiare la donna in una sorta di prigione al fine di garantire la verginità della donna stessa fino al matrimonio, la sua fedeltà e sottomissione al marito. Questo, secondo Serafino Massoni, spiegherebbe la nascita della religione monoteista con le regole dettate da un Dio Padre che possiamo riassumere nei comandamenti di Mosè: "non desiderare la donna d'altri" e "non desiderare la roba d'altri", dove in pratica si equipara la donna con la roba, cioè alla merce, secondo l'uguaglianza donna = merce.

Da qui sarebbe poi nata la proprietà privata e la schiavitù, la prostituzione con tutti i suoi risvolti negativi e scabrosi.

L'analisi di Serafino Massoni è interessante, tuttavia io mi pongo alcune questioni sugli aspetti relativi al Dio Padre monoteista in merito alla verginità della Madonna e al ruolo sessuale di Giuseppe nella nascita di Gesù.

Se gli uomini arrivano a rivendicare un maggiore ruolo sociale sulla donna in conseguenza della scoperta del loro contributo sessuale alla nascita dei figli, io mi chiedo, come già fatto sul sito www.centroaccoglienza.org, perché gli uomini dei testi evangelici si sarebbero inventati questa storia della verginità di Maria a loro svantaggio e che li vede esclusi dal dare un contributo sessuale alla nascita di Gesù. Infatti Giuseppe non ha un ruolo sessuale nella nascita di Gesù.

A maggiore ragione gli evangelisti avrebbero dovuto dare a Giuseppe un ruolo sessuale decisivo nella nascita di Gesù, se non altro per giustificare un maggiore ruolo di potere dell'uomo rispetto alla donna nella guida della Chiesa nascente. Ma non lo fanno ed escludono Giuseppe dal suo ruolo sessuale nella nascita di Gesù. Questo, secondo me evidenzia che la storia dei Vangeli, proprio perché è un controsenso secondo la logica umana che vuole gli uomini protagonisti sessualmente, non può essere stata inventata, ma è vera e gli evangelisti non fanno altro che attenersi ai fatti accaduti.

A questo punto bisognerebbe affiancare al Papa una donna alla guida della Chiesa, almeno per pareggiare i conti e riconoscere alla donna quel ruolo di madre svolto da Maria.

Da un punto di vista escatologico ciò non è possibile, perché secondo me va contro i piani di Dio che vuole vedere nella Chiesa cattolica la donna madre e sposa da affiancare a Gesù. Il Papa svolge, dal mio punto di vista, il duplice ruolo di "marito provvisorio" della Chiesa, quindi anche di "padre" spirituale di Gesù. Possiamo allora identificare la figura del Papa con quella di Giuseppe oltre a quella di vicario di Cristo?

Voglio dire a Serafino Massoni per concludere, che i suoi video sono interessanti. Tuttavia il matriarcato è affetto da un difetto di conoscenza, perché non si conosceva il ruolo sessuale svolto dall'uomo nella nascita dei figli, come lui stesso sostiene, non si conosceva chi fosse il padre (come nel regno animale del resto). Quindi, dal mio punto di vista, il matriarcato è un sistema sociale in errore, perché l'ignoranza porta all'errore e l'errore porta fuori strada. Idem nel patriarcato, esiste un difetto di conoscenza che porta all'errore. Dio ha mandato Gesù per correggere l'errore che nasce dall'ignoranza umana, dalla mancata conoscenza di Dio.

Update del 21/07/2011: Il video di risposta di Serafino Massoni