La tassa per il tempio

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Poi andarono a Cafarnao. Là, alcuni esattori della tassa del tempio si avvicinarono a Pietro e gli domandarono: "il vostro maestro paga la tassa?"
Pietro rispose: "Sì, la paga"
Quando entrarono in casa, Gesù parlò per primo e disse a Pietro: "Simone, dimmi il tuo parere: chi deve pagare le tasse ai re di questo mondo: gli estranei o i figli del re?"
Pietro rispose: "Gli estranei".
Gesù continuò: " Dunque i figli non sono obbligati a pagare le tasse. Ma non dobbiamo dare scandalo: vai perciò in riva al lago, getta l'amo per pescare, e il primo pesce che abbocca tiralo fuori; aprigli la bocca e ci troverai una grossa moneta d'argento. Prendi allora la moneta e paga la tassa per me e per te." Mt. 17, 24-27.

Non dimentichiamo che Pietro rappresenta il primo Papa, l'autorità ecclesiastica. Gesù ricorda a Pietro che chi è figlio non è tenuto a pagare la tassa del tempio, perché i figli entrano ed escono dalla casa del Padre senza pagare. Chi si sente figlio non è tenuto a pagare. Sono gli estranei, cioè coloro che non si sentono figli che pagano la tassa. Tuttavia Gesù non vuole dare scandalo e invita Pietro a fare il suo dovere e a pagare la tassa.