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Spiritualità e religione

Lo spirito e la religione secondo Alessandro

Lo spirito libera, ma la religione imprigiona.

Religione, definizione data dallo Zingarelli: "Complesso delle credenze, delle norme etiche e salvifiche e degli atti di culto che esprimono, nel corso della storia, la relazione delle varie società umane con il mondo divino | Insieme di dogmi, precetti e riti che costituiscono ciascun culto religioso."
Etimologia: (1) da re-ligare: legare, unire, legame con gli dei. (2) da re-legere: raccogliere, scegliere, raccolta di riti e formule sacre.

Spirito, definizione data dallo Zingarelli: "Principio immateriale attivo, spesso considerato immortale o di origine divina, che si manifesta come vita e coscienza".
Etimologia: da spirare (lat.) : soffiare, alitare, respiro.

L'omelia di padre Maggi

Le religioni sono costellate da una infinità di cerimonie, riti e rituali.

Cerimonia dello chalitzàh. Cerimonia dello scalzamento. Rito di annullamento dell' impegno nuziale tra cognati. Si sostituisce all'obbligo di contrarre nozze con la vedova del proprio fratello, che sia morto senza darle figli, quando uno dei due non voglia il matrimonio leviratico.

Secondo padre Maggi, Israele era considerata una vedova. Ma vedova di chi?
Quanti sono i fratelli del marito morto? Giovanni non è degno di sciogliere i lacci dei sandali ai piedi di chi? Di Gesù?

Ricapitolando, ci sono due fratelli (?), uno dei due sposa Israele, ma poi muore senza lasciare figli, allora il fratello del defunto dovrebbe sposare Israele per dargli un figlio da chiamare con il nome del marito defunto, ma si vede che non gli va. Quindi, un altro uomo dovrebbe sostituirsi al fratello del defunto e sciogliergli i lacci dei sandali per avere il diritto di sposare la vedova. Giovanni non si ritiene degno di sciogliere i lacci dei sandali di Gesù. Si deduce quindi che Gesù aveva un fratello che ha sposato Israele, ma è defunto senza lasciare figli e quindi Gesù dovrebbe sposare la vedova Israele, Nel caso non voglia sposarla, Giovanni dovrebbe andare a sciogliere i lacci dei sandali di Gesù, ma non lo fa perché non si ritiene degno, quindi Gesù manterrebbe il diritto di sposare Israele.

Ritornando alla parabola delle dieci vergini, come la mettiamo? Se le dieci vergini rappresentano le dieci tribù di Israele e quindi rappresentano Israele, cioè la vedova da sposare, allora è logico che lo sposo venga per sposare le dieci vergini e non una fantomatica sposa senza nome.

Se non è così, se le dieci vergini non rappresentano Israele, ma sono solo delle comparse che devono accompagnare lo sposo nella camera nuziale dove c'è la sposa (cioè la vedova Israele, è sottinteso) in attesa dello sposo Gesù, perché concentrare su di loro tutta l'attenzione della parabola? Che significato hanno le dieci vergini? Chi rappresenterebbero in tal caso? Rappresentano i pagani, i gentili, i non ebrei chiamati comunque a partecipare al matrimonio? Se rappresentano i non ebrei, perché Gesù racconta la parabola ai suoi discepoli, naturalmente ebrei?

Faccio fatica a digerire le dieci vergini come delle comparse che accompagnano lo sposo, senza dare loro un significato escatologico.

P.S. Ma poi chi sarebbe il marito defunto della vedova Israele?

La Legge e la dottrina mortificano l'uomo

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Come dice padre Alberto Maggi: "La Legge impedisce di conoscere l'amore del Padre."

La Legge deve essere al servizio dell'uomo, altrimenti la Legge diventa una forma di schiavitù. Ogni uomo ha bisogni ed esigenze diverse l'uno dagli altri. Ma se la Legge con le sue regole e la sua burocrazia deve essere uguale per tutti, come sta scritto a caratteri cubitali nei tribunali, come può andare incontro alle esigenze di ogni uomo? Come può la Legge essere al servizio di ogni uomo, se deve essere uguale per tutti? Non può, è un suo limite: accontenterà qualcuno, scontenterà altri imprigionandoli in contesti avulsi dalla loro indole e dal loro spirito. Quindi la Legge uguale per tutti mortifica l'uomo perché lo schiavizza costringendolo a compiere azioni che nulla hanno a che fare con i suoi bisogni, portandolo prima o poi al fallimento e alla morte.

L'uomo può fare a meno della Legge, se lo vuole. Una società che riesce a fare a meno della Legge e della burocrazia che ne consegue non è una società anarchica, ma è una società libera e consapevole.