La verità non si cancella

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Su Youtube ci sono tante persone giovani e meno giovani, appassionati di videogiochi, che pubblicano e condividono le loro imprese videoludiche come mezzo per socializzare.

GigiMw2, è un videogiocatore giovane, positivo, che ci sa fare con i videogiochi tipo Call of Duty, Battlefield 3, Minecraft. Lui aiuta e dà consigli su come installare videogiochi, passare di grado, moddare e gli faccio i complimenti.

Mi sorprende la sicumera da persona adulta con la quale chiede la rimozione del video di Sergio Pessi, facendo appello alla comunità di YouTube (Sergio Pessi è stato un videogiocatore che si è suicidato annunciando il suo suicidio con un video su YouTube).

Io vorrei dire a GigiMw2: che ne diresti di chiedere alla comunità dei cristiani di cancellare dai Vangeli anche il suicidio di Giuda, apostolo di Gesù? Se poi la comunità dei cristiani chiedesse alla comunità di YouTube di cancellare i tuoi video, come questo per esempio: Like a boss https://youtu.be/a0aQezzEpaM, perché i videogiochi di guerra come Battlefileld 3 sono violenti e, pur essendo classificati pegi 16 o 18, vengono giocati da ragazzini di 12 o 15 anni. Mi piacerebbe sapere cosa direbbe GigiMw2 o chi per lui.

Il video di Sergio Pessi è stato cancellato, ma poi è stato ricaricato su di un altro canale. Anche Sergio Pessi era un appassionato di videogiochi come lo è GigiMw2. Anche lui era una persona positiva e nei suoi video dava consigli e istruzioni su come avanzare nella dinamica videoludica. Probabilmente, per Sergio Pessi condividere spezzoni di videogiochi era un modo per socializzare, per sentirsi importante, meno solo o meno annoiato. Condividere video, non è servito a farlo sopravvivere, a fargli amare la vita, perché l'ha rifiutata.



La vita riserva imprevisti per tutti. Sergio, probabilmente, dava per scontato l'affetto eterno della sua ragazza (considerata proprietà privata), come un qualunque ragazzo o persona può dare per scontato l'affetto eterno dei propri genitori (considerati proprietà privata e viceversa), marito o moglie che sia o la buona salute eterna del proprio corpo (considerata proprietà privata), della propria mente (proprietà privata tutelata dal Copyright), per poi trovarsi spiazzato e disarmato di fronte alla vita quando quell'affetto o quella salute non c'è più.

Questi videogiochi, dove il giocatore impersona in prima persona un soldato armato di tutto punto con una missione di guerra da compiere (uccidere i nemici), oppure un minatore che deve scavare per sopravvivere, ti coinvolgono anche emotivamente, ma non ti armano e non ti attrezzano con le vere armi e i veri attrezzi necessari ad affrontare il gioco della vita. Anzi, questi videogiochi  finiscono per illuderti di essere una persona importante, forte, essendo riuscito a conquistare punti e prestigio nella tua vita virtuale di videogiocatore con tante kill, facendoti perdere un sacco di tempo nel nulla, privandoti così del tempo necessario per ricercare quei punti di riferimento, quelle armi e quelle abilità necessarie per fare fuori il vero nemico della vita: SATANA, checché ne dica Mauro Biglino.

Gesù insegna a staccarsi psicologicamente dagli affetti terreni, dai genitori e dai propri famigliari, proprio perché sono affetti terreni, prima o poi crollano. Gesù insegna anche a staccarsi psicologicamente dalle ricchezze materiali, dai prestigi, dai riconoscimenti del proprio valore e dalle proprie conquiste, dai titoli di studio e onorifici, proprio perché prima o poi crollano. Gesù insegna a mettere i propri punti di riferimento in Dio, nel fratello, nella Chiesa.


Fidanzata lo lascia: giovane ingegnere si suicida.


Signori, fino a che punto vogliamo arrivare?