Il discepolo che Gesù amava

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La figura del discepolo che Gesù amava o discepolo prediletto è una figura che ricorre più volte nel Vangelo di Giovanni. E' una figura senza volto, senza nome (ma si pensa che sia Giovanni, ma certe teorie lo identificano con altri apostoli) e io mi chiedo che ruolo e funzione possa avere questo discepolo nella sinfonia del Vangelo.

Il discepolo prediletto lo ritroviamo nel Vangelo, nel cenacolo, quando Gesù annuncia il tradimento di Giuda, è colui che appoggia il suo capo sulla spalla di Gesù e gli chiede chi è il traditore (Gv 13,23).
E' presente sotto la croce di Gesù insieme alla madre di Gesù (Gv. 19,26-27).
Riceve, insieme a Pietro, da Maria di Magdala, la notizia che hanno portato via Gesù dal sepolcro e non sanno dove l'hanno messo. Lo si vede correre insieme a Pietro verso il sepolcro, ma lui arriva prima di Pietro al sepolcro, non vi entra, ma vi entra dopo Pietro che nel frattempo è arrivato. Quando entra anche lui, "vide e credette". Non avevano ancora capito quello che dice la Bibbia, cioè che Gesù doveva risorgere dai morti. Alora Pietro e l'altro discepolo tornarono a casa (Gv.20,1-10). Perché soltanto lui credette e non Pietro? Perché l'evangelista non ha detto: "videro e credettero" ?
Dopo la risurrezione il discepolo prediletto riconosce Gesù ed esclama a Pietro: "E' il Signore" in occasione della fruttuosa pesca sul lago di Tiberiade (Gv. 21,7).
Lo vediamo seguire Gesù insieme a Pietro alla fine del Vangelo (GV, 21,20). Pietro si volta, lo vede e chiede a Gesù cosa ne sarà di lui e Gesù risponde: "Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi." (Gv. 21, 20-23).

In questi passi, sui quali ci sarebbe da scrivere parecchio, anche sulla figura di Pietro, ci sono alcune analogie che mi portano ad identificare la figura del discepolo prediletto che Gesù amava, con i movimenti ecclesiali, specialmente con uno in particolare. Cioè, io identifico la figura del discepolo prediletto con quella del fedele anonimo, senza volto, credente in Gesù che segue Gesù rimanendo legato alla parrocchia o ad un movimento ecclesiale e che lo serve, magari impegnandosi, per esempio, come diacono all'interno della comunità e della Chiesa.

Il fatto che il discepolo prediletto fosse presente sotto la croce con la madre di Gesù, la dice lunga in merito. Gesù vide sua madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre". E da quel momento il discepolo la prese in casa sua (Gv. 19, 26-27).

Inoltre, il fatto che il discepolo prediletto esclami a Pietro (ricordo che Pietro rappresenta l'autorità ecclesiastica): "E' il Signore !" in contemporanea con una pesca fruttuosa di ben centocinquantatrè grossi pesci (cosa vorrà mai dire quel numero?), è molto significativo, secondo me. Poi la presenza di quel fuoco di brace con del pesce sopra e del pane, non lascia dubbi.