Essere fecondi, beatitudine o infelicità?

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"Siate fecondi e moltiplicatevi". Cosa vuol dire essere fecondi? La definizione dello Zingarelli è: "Detto di donna o di femmina di animali che può procreare". Sinonimo: fertile. Contrario: sterile.

La fecondità è quindi una faccenda che riguarda la donna, le femmine in generale.

Ma Gesù puntualizza: "Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato." Luca 23,29.

Ma come? Beate le sterili?

Che cosa vuol dire Gesù con quella frase? E' un messaggio rivolto agli uomini o alle donne o a entrambi?

Perché beate le sterili?

Perché beati i grembi che non hanno generato? Che fine fa l'ordine di Dio: "Siate fecondi e moltiplicatevi" in questo caso? Per essere fecondi e per moltiplicarsi non si deve essere sterili. Qui Gesù pare entrare in contraddizione con se stesso, lui che è quel Dio che in origine invita l'uomo ad essere fecondo e a moltiplicarsi. I grembi che non generano sono di sicuro quelli degli uomini. Anche i grembi delle donne possono non generare se sono sterili. E le donne che hanno generato, in quei giorni che verranno cosa diventano? Donne Infelici?

Perché beate le mammelle che non hanno allattato? Di sicuro le mammelle degli uomini non allattano. Allora, in quei giorni che verranno saranno solo gli uomini ad essere beati? Però anche le mammelle delle donne possono non aver allattato. Perché beate? Per una donna la sterilità può essere motivo di frustrazione, non di beatitudine.

Qual è il significato di quella frase? Cosa vuole dire Gesù con quell'annuncio di beatitudine per le sterili?

Perché Gesù non si rivolge anche agli uomini, visto che un grembo, per generare, ha bisogno del contributo dell'uomo? Ma se quel grembo è sterile, il contributo dell'uomo diventa superfluo.

Appunto. Per Gesù il contributo del marito ufficiale è superfluo (vedi Giuseppe). Evidentemente per Gesù esiste un tempo (arrivano dei giorni) nel quale la fecondità e la maternità non si fermano più al grembo delle donne, ma lo oltrepassano andando verso orizzonti infiniti dove la fecondità e la conseguente beatitudine non consiste nel generare e nell'allattare corpi carnali e mortali, ma nel generare "corpi" la cui vita è ad un livello tale da essere eterna e beata. E quella vita sei tu che puoi generarla partendo da te stesso, moltiplicandoti nel rinascere a te stesso per prima cosa, dando vita alla vera beatitudine: la tua, anche se sei sterile e le tue mammelle non hanno mai allattato. Altrimenti non avrebbe senso il comando di Dio: "Siate fecondi e moltiplicatevi".