Matrimonio e coppie di fatto

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Riporto un articolo tratto dal sito Centro accoglienza. Mi sembra interessante perché riporta il pensiero di Gesù sul matrimonio dopo la risurrezione.

Si discute molto in questi giorni dei diritti delle coppie di fatto. Ci si chiede se, chi si mette insieme senza sposarsi e convive, debba avere gli stessi diritti e doveri di chi è regolarmente sposato. Voglio fare una premessa che emerge dall'insegnamento di Gesù leggendo il Vangelo. Ai Sadducei che chiedono di chi sarà moglie nell'altra vita, dopo la risurrezione, la donna che è stata moglie di sette fratelli, Gesù risponde loro che non conoscono la Bibbia e la potenza di Dio, quindi sbagliano. E dice che dopo la risurrezione gli uomini e le donne non si sposeranno più, ma saranno come gli angeli del cielo.

Mi sembra una cosa importante quello che dice Gesù in quell' episodio. Gesù specifica: "dopo la risurrezione". Più avanti, Lui dice che Dio è il Dio dei vivi e non il Dio dei morti. Per Gesù i vivi sono quelli che sono risorti. Ma la risurrezione è Gesù stesso. E' Lui che fa nascere una nuova Vita dentro di te quando lo ricevi con l'eucaristia e ti metti ad amare secondo il suo insegnamento. Lui viene ad abitare dentro di te.

Secondo Gesù, chi risorge ed entra in quella "Vita Eterna" o "Regno di Dio" non si sposa più, ma vive come un angelo del cielo. Per Gesù solo in questa vita gli uomini e le donne si sposano, nell'altra vita, non si sposano più. Perché? Perché Gesù dice che nell'altra vita gli uomini e le donne non si sposano? Chi crede in Gesù, ha la vita eterna. Quella vita ti proietta nella libertà dell'amore. L'amore ti fa percepire la verità e la verità ti rende libero e, come dice Gesù, sarete veramente uomini liberi. La libertà che Gesù ti dà è completa e ti fa capire che sposarsi o non sposarsi è soltanto una opzione in questa vita.

Ma cosa significa risorgere? Secondo me significa incontrare Gesù e vivere la sua parola. Quando incontri Gesù nell'eucaristia e ti lasci prendere da Lui, puoi entrare, per grazia ricevuta, nella vita eterna già in questa vita.

Alla luce di questo insegnamento, quello che io capisco o credo di capire, è che vivendo l'amore del Vangelo, il matrimonio perde un po' l'importanza che ha e diventa un problema secondario, perché l'amore evangelico ti rende libero e non ti vincola. Del resto il matrimonio umano non è altro che un contratto tipicamente commerciale, uno scambio di beni o di amore tra i coniugi. Invece l'Amore vero dà la vita all'altro senza nulla chiedere in cambio, perché a contraccambiarti vuole essere Dio Amore.

Le coppie di fatto chiedono che gli vengano riconosciuti i diritti civili e sociali titpici di chi è sposato. E' normale. Ma è giusto concederli? Secondo me sì, se non altro per venire incontro all'insegnamento di Gesù: "a chi chiede, date". Come cristiano che crede in Gesù, non sono tenuto a giudicare se è giusto o sbagliato concedere o meno quei diritti, ma sono tenuto ad amare e a dare ciò che mi viene chiesto. Gesù non fa distinzioni tra chi è sposato o no, ricco o povero. Tutti gli uomini e le donne sono uguali davanti a Dio. Dio non condanna nessuno. Lui ti propone uno stile di vita basato sull'amore e tu sei libero di sceglierlo o meno. A condannarti, come dice Gesù, sarà semmai quello stile di vita o quella luce che ti è stata offerta e che tu hai deciso di rifiutare.

Dalla lettura del Vangelo emerge che Gesù non è contrario al matrimonio, anzi Gesù ha parole di fuoco per quelli che rompono il vincolo matrimoniale, si separano e divorziano perché commettono peccato di adulterio, proprio per sottolineare quanto è importante per Gesù il matrimonio e l'amore che i coniugi si scambiano.

Tuttavia Gesù va oltre e per Lui non ha più senso sposarsi quando si entra nell'altra vita. Vivere il Vangelo tutti i giorni ti avvicina a Dio e quando vivi il Vangelo, puoi diventare luce, puoi diventare Amore ed entrare nell'altra vita e quindi capisci che non ha più tanto senso vincolarsi per sempre a una persona perché l'Amore che ne deriva è infinito e rivolto verso tutti. Tu sei libero perché l'Amore ti rende libero.

Siccome il Matrimonio civile o religioso è un contratto che serve a tutelare i coniugi e gli eventuali figli in questa vita, perché noi uomini non abbiamo mai abbastanza fede in Dio e nella sua capacità di farsi padre e provvidenza, ecco che anche le coppie di fatto vogliono essere tutelate e chiedono di essere tutelate con il riconoscimento di quei diritti che competono alle coppie regolarmente sposate.

Il problema in realtà non si porrebbe se noi uomini e donne avessimo la fede che Dio ci chiede e se fossimo capaci di abbandonarci a Lui e alla sua capacità di provvedere al nostro bene senza bisogno di qualcuno che stabilisca per legge il nostro diritto alla provvidenza.